Spesso ci vengono presentati abbinamenti di formaggio e miele, marmellate, mostarde.
Il miele d’acacia con il Vecchio stagionato 18 mesi, il millefiori con la ricotta: qual è il segreto?
Come in tutte le cose, è una questione di equilibrio!

Se il formaggio viene affogato nel miele, avremo un abbinamento squilibrato, in cui la dolcezza prevalente non ci permetterà di assaporare, scoprire le varie sfumature e la complessità del formaggio. Viceversa, un uso moderato e appropriato del miele consentirà, spesso, di esaltare e accompagnare la piacevolezza dei vari formaggi che degusteremo.

Si fa presto a dire miele

Non dobbiamo dimenticare che la generica parola miele, in realtà, sottende numerose varietà di gusto, dolcezza e complessità. Un miele di corbezzolo, ad esempio, fa della nota amara una delle sue caratteristiche, assieme all’astringenza e alla persistenza. Potremmo provarlo su un mezzano molto stagionato. Ma anche su uno stracchino: formaggi con caratteristiche opposte per un unico grande risultato.

Millefiori o castagno?

Agli estremi troviamo uno dei mieli più comuni, ma anche più amati: il millefiori. Questo prodotto fa della tipica dolcezza la sua caratteristica principale. È da usare soprattutto su formaggi freschi. Ben diverso il gusto del miele di castagno e con una sensazione “amara”: da accostare a un formaggio stagionato, con grande soddisfazione!

Tra formaggio e miele vince l’equilibrio

Qualunque sia il miele che avrete scelto per accompagnare i vostri formaggi ricordatevi sempre di usarlo con parsimonia. Cercate sempre l’abbinamento piacevole: formaggio e miele devono rimanere in equilibrio senza che uno prevalga sull’altro e, se proprio uno dei due deve prevalere, che sia il formaggio! In fondo l’obiettivo è una degustazione di formaggi, non di mieli.

Sperimentate e scoprite l’abbinamento che preferite. Alcuni ottimi mieli del territorio potete trovarli anche nei nostri punti vendita!