Un prato stabile è un prato che non ha subito alcun intervento di aratura o dissodamento, non coltivato e lasciato a vegetazione spontanea per moltissimo tempo, da un minimo di 12 mesi fino anche a centinaia di anni. L’unico intervento che subisce dall’uomo sono lo sfalcio e la concimazione.
Perché la qualità dell’erba è migliore?
La qualità dell’erba prodotta dal prato è determinata soprattutto dalla varietà delle specie di cui è composto: si possono avere prati monofiti (formati da una sola essenza foraggera), prati oligofiti (formati da due o tre foraggere) e prati polifiti. Quest’ultimo è quello della Fattoria Valdastico che, caratterizzato da moltissime specie, permette di essere il più ricco in termini di biodiversità.
Inoltre, per quanto riguarda la rotazione colturale, la scelta della Fattoria è stata quella di tipo stabile, ciò significa che non viene effettuata nessuna rotazione e il fieno viene raccolto sempre dallo stesso appezzamento. Diversamente da quello che si potrebbe pensare, questa condizione del campo mantiene un’eco-sistema strutturato e solido della cotica erbosa che è, in alcune regioni, un vero e proprio patrimonio da salvaguardare.
Esistono erbe “buone” ed erbe “cattive?
Non proprio in modo così drastico.
Le piante che costituiscono il prato stabile variano in base al suolo e al clima. Le famiglie botaniche che abitano i prati più buoni sono le graminacee e le leguminose: le prime, molto veloci a ricrescere dopo il taglio, sono una tipologia ricca di energia e di fibra e le seconde invece sono molto importanti perché fissano l’azoto atmosferico, fornendo una ottimale concimazione del terreno, e offrono un foraggio di elevato valore nutritivo grazie alla notevole presenza di proteine.
Erbe diverse, gusti diversi…
Esatto: una grande famiglia di erbe regala un foraggio di altissima qualità alle nostre mucche. Mucche che regalano alla Fattoria un latte sano e nutriente, con il quale poter creare dei formaggi gustosi e unici!
In più la lavorazione a latte crudo è quella che più mantiene i profumi delle erbe del campo e sono quelli che meglio raccontano la storia della loro terra!